Facciamo nostra e non possiamo che sostenere l’interrogazione urgente presentata il 6 maggio al Ministro dell’Interno da parte dei deputati Daniele Belotti e Silvana Snider con la richiesta di proroga al termine di inizio lavori - fissato entro il 15 maggio 2022 - delle opere finanziate con contributi statali nel limite massimo di 168 milioni per l’anno in corso.
Destinatari dei bandi sono i 1996 Comuni italiani con popolazione inferiore a 1.000 abitanti, ai quali sono destinati 84.000 euro per interventi di messa in sicurezza di scuole, strade, edifici pubblici e patrimonio comunale e per l’abbattimento delle barriere architettoniche nonché per gli interventi di efficientamento energetico e sviluppo territoriale sostenibile.
"Ebbene - spiega il vice presidente di UNCEM Lombardia, Alberto Mazzoleni - i contributi sono destinati ai Comuni più piccoli, che hanno personale ridottissimo e quindi spesso con maggiori difficoltà nell'espletamento delle pratiche burocratiche per la redazione dei progetti, la richiesta dei fondi e l'assegnazione degli appalti. Non è possibile che a pagare lo scotto di questo complicatissimo periodo siano solo e sempre i più piccoli".
"Mi spiego - prosegue il vice di UNCEM Lombardia - nella fase post covid, causa il boom edilizio per il Superbonus del 110% e l'aumento esponenziale del costo dei materiali, gli enti locali hanno enormi difficoltà, già più e più volte manifestate, a trovare imprese disponibili a partecipare alle gare per l’appalto di opere pubbliche, gare che sempre più spesso vanno dunque deserte".
Di qui la necessità di tempi un po' più ampi: "La richiesta di proroga - conclude Mazzoleni - non solo è necessaria, ma, alla luce di questa situazione, è più che legittima. Come già previsto per altri bandi, un prolungamento dei tempi di 4/5 mesi metterebbe i piccoli Comuni nelle condizioni di poter usufruire di queste importanti risorse alla luce, questo il nostro auspicio, di una stabilizzazione del mercato delle materie prime e di tutto il comparto edilizio".